Territorio e Rischi


DESCRIZIONE DEL TERRITORIO
Superficie 50,35 Kmq
Altitudine 765 m.s.l.m.
Coordinate geografiche 39°3′0″N 16°21′0″E
Popolazione residente 3.281 abitanti (al 31/12/2011)
Maschi 1.587
Femmine 1.717
Densita abitativa 65,16 ab/kmq
Localita principali Adami (frazione), Casenove, Cerrisi, San Bernardo,
Nuclei abitati Bonacci, Bonomillo-Crapuzza-Rasizzo, Carolea, Gesariello, Iunci, Liardi, Marignano, Orsi, Pagliaia, Praticello, Rizzi, Romano, Sorbello, Tomaini
Comuni limitrofi Conflenti, Gimigliano, Motta Santa Lucia, Pedivigliano (CS), Platania, San Pietro Apostolo,
Serrastretta, Soveria Mannelli C.A.P. 88041
Codice 079043
Cod. Istat D261
Classe sismica Zona 1
Classificazione climatica Zona E – 2.370GR/G
Ferrovia Linea Catanzaro-Cosenza: stazioni ad Adami, San Bernardo e Cerrisi (denominata Decollatura)
Autolinee intercomunali Ditta Bilotta
Farmacie Farmacia Dott. Marasco Via Vittorio Veneto 6-10
Farmacia Dott. Falvo Piazza della Vittoria
Presidi Medici A.S.P. di Catanzaro
Guardia Medica - Piazza G. Perri
Poliambulatorio e Prelievi - Piazza G. Perri
Centro Salute Mentale - Piazza G. Perri
Carabinieri Stazione di Decollatura – via Vittorio Veneto
Corpo Forestale dello Stato Stazione di Decollatura – via Vittorio Veneto
C.O.M. 10 Soveria Mannelli Soveria Mannelli

 Il territorio comunale e costituito dall'insieme di numerose localita, nessuna delle quali si chiama "Decollatura", situate alle pendici del monte Reventino, sul versante orientale, mediamente tra 700 e 800 metri sul livello del mare. Le principali di queste localita sono San Bernardo, Casenove, Cerrisi, (di fatto ormai senza soluzioni di continuo l'una dall'altra) e Adami la sede comunale e posta a Casenove.

Il comune fu fondato nel 1802, in conseguenza di una bonaria separazione dall'Universita di Motta, con la denominazione Comune di Decollatura-Adami Centro di montagna, di origini piuttosto recenti, la sua economia si basa su attivita agricole, industriali e terziarie. I decollaturesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nella localita Adami, posta a circa 3 km dal capoluogo.
Il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e i nuclei, tra i quali, Bonacci, Bonomilo, Carolea, Gesariellu e Liardi.
Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate:
si raggiungono i 1.366 metri di quota massima sul livello del mare.
L’abitato, circondato da boschi, mostra segni moderati di espansione edilizia e dispone di un cospicuo numero di stanze/abitazioni non occupate; il suo andamento plano-altimetrico e vario.
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Il territorio di Decollatura e servito dalla linea Catanzaro – Cosenza delle Ferrovie della
Calabria.  Stazioni ferroviarie sono situate ad Adami, San Bernardo e Cerrisi (quest'ultima
stazione e denominata Decollatura).
Alla tratta ferroviaria e legata una sciagura avvenuta il 23 dicembre 1961 : un convoglio
ferroviario delle Ferrovie Calabro Lucane partito da Soveria Mannelli e diretto a Catanzaro, che
trasportava al capoluogo numerosi studenti e lavoratori, precipito da un alto ponte sulla Fiumarella,
nei pressi di Catanzaro, determinando la morte di 71passeggeri, la maggior parte dei quali
proveniva dai villaggi di Decollatura.
RETE IDRICA
L’approvvigionamento idrico della citta e assicurato dalla fornitura dell’acquedotto della Sila (Sorical), acqua di sorgenti locali e, in misura minore, da acqua di falda superficiale.
L’acqua di falda viene attinta mediante pozzi o sorgenti naturali, tutte batteriologicamente pure, dislocati uno in prossimita dell’area urbana e gli altri nelle aree boschive.
Le acque vengono captate e raccolte in serbatoi posti in diverse localita, tutte nel comune di Decollatura, e quindi convogliata alla rete di distribuzione cittadina.
RISORSE IDRICHE – elenco pozzi/sorgenti idropotabili dell’acquedotto comunale Pozzo – denominazione Località – serbatoio Capacità Pozzo Nazionale Tomaini – ex Strada Nazionale – serbatoio 50 mc/die
Sorgente 1 Vallone Vuono Adami – Serbatoio Sorical Serbatoio 150 mc
Sorgente 2 Canale Zona Canale – Serbatoio Sorical
Capoluogo Monte Serbatoio 2 vasche da 250 mc/cad
Sorgente 3 Giallo Tomaini – Serbatoio vico 1° Tomaini Serbatoio 60 mc
Sorgente 4 Pantanella Loc Tomaini via Nazionale – Serbatoio Vico 1° Tomaini Come sopra
Sorgente 5 Grinchi Loc. Sorbello – Serbatoio Virello Serbatoio da 2 vasche da 200 mc/cad
Sorgente 6 Virello Soprano Loc. Virello – Serbatoio Virello Come sopra

ANALISI DEI RISCHI IPOTIZZABILI SUL TERRITORIO COMUNALE
ELEMENTI PER LA DETERMINAZIONE DI UNO SCENARIO DI RISCHIO
Lo scenario di rischio e la rappresentazione dei fenomeni che interferiscono con un determinato territorio provocando danni a persone o a cose. La conoscenza di questi fenomeni costituisce la base per elaborare un piano di emergenza indispensabile per predisporre gli interventi a tutela delle popolazioni e dei beni.
Gli elementi indispensabili per la ricostruzione di uno scenario di rischio di un territorio sono:
· la pericolosità (probabilita di occorrenza di un evento naturale di data intensita che interessa un’area specifica e perdurante un intervallo di tempo stabilito)
· la vulnerabilita (suscettibilita dell’ambiente o di un insediamento urbanizzato alle forze naturali causate da un evento o da attivita antropiche, includendo anche gli effetti secondari (ad es. incendi conseguenti ad evento sismico).
Per una puntuale ed efficace pianificazione dell’emergenza e necessario procedere alla definizione degli scenari di eventi attesi nel territorio comunale rispetto ai quali delineare i modelli d’intervento.
Gli eventi attesi si dividono in eventi prevedibili (alluvioni, frane, eventi meteorici pericolosi, incidente industriale rilevante, incendi boschivi limitatamente alla fase d’attenzione) e non prevedibili (terremoto, incendi boschivi e d’interruzione di sevizi).
La Regione Calabria d’intesa con le Province ritiene che i rischi Sismico, Idrogeologico ed incendio boschivo abbiano carattere prioritario per le caratteristiche intrinseche del territorio regionale.
Qualora in una porzione di territorio comunale si riscontrino eventi prevedibili in un determinato arco temporale risulta fondamentale programmare e predisporre una risposta del sistema comunale di protezione civile che sia la piu rapida ed efficace possibile.
Il Sindaco, avvalendosi del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), recentemente istituito, ha il compito di organizzare la prima risposta operativa di protezione civile, mantenendo un costante collegamento con tutti gli enti preposti al monitoraggio degli eventi attesi.
Di seguito sono riportati i rischi ipotizzabili sul territorio comunale di Decollatura.
Rischio idrogeologico
Per rischio idrogeologico si intende il rischio da inondazione e da eventi meteorologici di forte intensita e breve durata; tale rischio comprende gli eventi connessi al movimento incontrollato di masse d’acqua sul territorio, causato da precipitazioni abbondanti o dal rilascio di grandi quantitativi d’acqua dal bacino idraulico di riferimento, nonche gli eventi meteorologici particolari quali nevicate, trombe d’aria, ecc…
Nella determinazione degli scenari di evento si e tenuto conto, oltre che alla conoscenza diretta del territorio, anche agli studi preliminari per la redazione del Piano Strutturale Comunale, nonché degli studi, elaborazioni, previsioni ed informazioni del Piano di Assetto idrogeologico della Calabria redatto dall’Autorita di Bacino della Regione Calabria.
In base ai dati cosi acquisiti, sono stati individuati i punti critici dei corsi d’acqua e sono state delimitate, con criterio geomorfologico, le aree che possono essere interessate da esondazioni ed allagamenti, con particolare riferimento alle zone abitative con presenza costante di persone.
Ovviamente, nella definizione di un evento calamitoso di tipo idraulico sono diverse le variabili che entrano in gioco, quali:
- entità, durata, estensione delle precipitazioni;
- grado di assorbimento del terreno;
- pendenza del terreno;
- estensione del bacino idrografico;
- sezioni dei corsi d’acqua;
- presenza di manufatti che riducono la sezione utile del corso d’acqua;
- stato di manutenzione del corso d’acqua.
 
 La descrizione delle suddette variabili, in un territorio di ampie dimensioni come quello decollaturese, suggerisce di affrontare la materia con un approccio probabilistico, e cio perche
permette di ottenere un margine di sicurezza nelle attivita di protezione civile di rango superiore.
Cio significa che il presente piano fornisce uno scenario di evento “atteso” secondo un modello
di intervento, consapevoli della imponderabilita degli eventi naturali.
L’assetto della rete idrografica naturale, le sue modifiche, le regimentazioni artificiali di alcuni suoi
alvei, la consistenza e la distribuzione degli insediamenti, infrastrutture e attivita sono i fattori che
concorrono a determinare le condizioni di rischio idraulico cui e esposto il territorio comunale.
Rischio esondazione
Le esondazioni si verificano quando un corso d'acqua, che presenta una portata superiore a
quella normalmente contenuta in alveo, tracima e supera gli argini o provoca la rottura degli
argini stessi e invade il territorio circostante, arrecando danni alle infrastrutture presenti, quali
edifici, insediamenti industriali, vie di comunicazione, o alle zone agricole.
Le alluvioni sono eventi di accumulo di materiale fluviale causati da avverse condizioni
atmosferiche (piogge torrenziali persistenti).
I dati impiegati nel lavoro di perimetrazione delle aree a rischio (precipitazioni, portate ecc) sono
spesso grandezze a cui si cerca di dare un valore che in genere e casuale e probabilistico.
Nel caso del rischio di inondazione, gli eventi a reale carattere calamitoso sono rari; l’intensita
fortemente variabile puo produrre danni di entita diversa.
Nella definizione della perimetrazione delle aree, ci si e avvalsi delle indicazioni fornite da altri
strumenti esistenti o in via di definizione, come il P.A.I., il redigendo P.S.C., il P.T.C.P., tutti strumenti
prodotti in ottemperanza alle disposizioni normative attualmente vigenti.
La perimetrazione delle aree soggette a rischio e pericolosita idraulica e stata effettuata
utilizzando le zonizzazioni previste dall’Autorita di Bacino e dagli eleborati del P.S.C.
Lo scenario di rischio idraulico dovra comprendere anche la valutazione preventiva del probabile
danno a persone e cose che si avrebbe al verificarsi dell’evento atteso. Occorrera. Quindi,
procedere al censimento degli elementi esposti a rischio entro le aree individuate.
Rischio Sismico
Il rischio sismico e determinato da una combinazione della pericolosita, della vulnerabilita e
dell’esposizione ed e la misura dei danni che, in base al tipo di sismicita, di resistenza delle
costruzioni e di antropizzazione (natura, qualita e quantita dei beni esposti), ci si puo attendere in
un dato intervallo di tempo.
La cartografia nazionale relativa al rischio sismico (riportata nel Q. C. sui Rischi) dei territori italiani,
evidenzia la classificazione sismica di tutto il territorio regionale in zona 1 e pertanto tutta la
popolazione residente e potenzialmente esposta a rischio sismico.
 
Qui di seguito vengono riportati gli eventi sismici storicizzati registrati negli anni con indicazione
della distanza dal comune di Decollatura
terremoti storici sino al 2002 ( nel raggio di 30 km )
Data mag zona distanza
1) 17/11/1556 5,17 Cosenza 29,64 km
2) 20/07/1609 5,57 Lamezia Terme 8,96 km
3) 05/01/1619 5,17 Cicala 13,73 km
4) 04/04/1626 6,08 Girifalco 26,06 km
5) 27/03/1638 7 Platania 6,71 km
6) 00/05/1728 4,83 Gizzeria 10,48 km
7) 02/08/1821 5,37 Amato 14,39 km
8) 18/08/1839 4,83 Cosenza 29,35 km
9) 15/02/1851 4,63 Catanzaro 26,94 km
10) 12/02/1854 6,15 Piane Crati 22,87 km
11) 20/09/1855 5,17 Cosenza 29,35 km
12) 04/10/1870 6,16 Cellara 19,17 km
13) 29/06/1871 5,03 Grimaldi 15,36 km
14) 08/10/1872 5,17 Cosenza 29,35 km
15) 11/09/1873 5,17 Cosenza 29,35 km
16) 25/07/1883 4,83 Cosenza 28,94 km
17) 10/01/1889 4,83 Tiriolo 17,86 km
18) 21/04/1898 4,83 Bianchi 6,96 km
19) 20/06/1901 4,83 Catanzaro 26,94 km
20) 01/03/1908 4,81 Scigliano 9,51 km
21) 31/03/1910 4,63 Caraffa di Catanzaro 24,63 km
22) 07/11/1912 4,63 Francavilla Angitola 28,65 km
23) 27/06/1913 4,83 Lamezia Terme 10,47 km
24) 24/11/1918 4,83 Trenta 26,22 km
25) 27/01/1920 4,83 Zumpano 28,34 km
26) 09/11/1934 5,03 Casole Bruzio 26,12 km
27) 29/06/1947 4,83 Cosenza 29,35 km
28) 02/08/1948 4,83 Bianchi 6,96 km
29) 27/10/1958 5,03 Serrastretta 10,00 km
30) 01/10/1965 4,63 Dipignano 24,12 km
nella zona del comune di DECOLLATURA, nel raggio di 30 km, storicamente si sono verificati 30 eventi sismici.
Modello di Intervento
Il terremoto, in quanto evento imprevedibile, impone soprattutto, l'attivita di soccorso immediato,
mentre, purtroppo, non consente di individuare alcuna misura di prevenzione, se non quelle a
carattere strutturale-informativo.
Il SINDACO assicura:
la prima assistenza alla popolazione colpita. In particolare dispone, attraverso il C.O.C., il quale
opera in autoconvocazione nel momento di avvertimento delle scosse, o il C.O.M., in relazione
alla gravita dell'evento ed ai risultati dei censimenti di agibilita degli edifici:
_ la ricognizione dell’area colpita
_ la definizione delle situazioni più critiche
_ coordina tutte le operazioni di soccorso utilizzando anche i VV.F. ed il Volontariato di
Protezione Civile
_ Informa il Prefetto, il Presidente della Provincia e il Presidente della Regione la situazione in
atto (danni subiti, esigenze ecc….)
_ assume tutte le iniziative atte alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità
_ assicura un flusso continuo di informazioni
_ assicura per il tramite del C.O.C. il supporto all’attività di censimento e verifiche di agibilità
_ coordina l’impiego dei volontari di protezione civile per il supporto operativo delle attività
Qui di seguito viene riportato uno stralcio degli studi del Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale inerenti il rischio sismico.

Rischio industriale
Per rischio di incidente rilevante si intende il rischio connesso ad un evento, quale un’emissione, un
incendio o un’esplosione di grandi entita, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante
l’attivita di uno stabilimento e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la
salute umana o per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento e in cui intervengano
una o piu sostanze pericolose.
Nel comune di Decollatura non esistono stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante come
definito dal D. Lgs. 334/99.
Tuttavia sono presenti due distributori di carburante, i quali possono essere definiti a potenziale
rischio:
1) Ditributore Q8 Carpetieri Michela – via Risorgimento, S. Bernardo – deposito carburante
(ex art. 6)
2) Ditributore Q8 Notario Danilo – corso Umberto I- deposito carburante (ex art. 6)
Modello di Intervento
In caso di incidente industriale
IL SINDACO
_ convoca il C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ assume il coordinamento delle azioni di soccorso e di assistenza alla popolazione
adottando tutti i provvedimenti necessari ad assicurare la pubblica incolumità
_ cura la diramazione dell’allarme e provvede affinché vengano impartite alla popolazione
coinvolta le necessarie istruzioni di comportamento
_ ove necessario per l’assistenza alla popolazione richiede l’intervento del Volontariato di
Protezione Civile
Rischio incendi boschivi
Si intende per rischio incendio boschivo la probabilita di subire conseguenze dannose, alle
persone, agli edifici ed alle attivita economiche, a seguito di un incendio generatosi su aree
boscate, cespugliate o erborate.
Nel Comune di Decollatura insistono aree boschive tali da far individuare il territorio come
Comune a rischio d’incendio. Dall’esame delle carte di rischio predisposte dall’ufficio Protezione
Civile dell’Amministrazione Provinciale si puo osservare che esso e presente; pertanto, chiunque
(popolazione, personale comunale, volontari, ecc.) avvista personalmente o riceva segnalazione
di un incendio boschivo ne da immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato
chiamando il 1515 oppure ai Vigili del Fuoco, componendo il 115.
Gran parte del territorio comunale di Decollatura e coperto da boschi, alcuni dei quali di rilevante
interesse naturalistico, come ad esempio l’area dei Boschi di Decollatura nei dintorni di Pietra di
Vota, tanto da essere individuata come Area S.I.C. - Sito di Interesse Comunitario –

MODELLO DI INTERVENTO
L’Amministrazione Comunale di Decollatura operera di concerto con la Prefettura, il Comando
Provinciale Vigili del Fuoco di Catanzaro ed il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale
dello Stato, e del Piano di emergenza provinciale antincendi boschivi, fissando le procedure
operative e le competenze cui gli Enti e le organizzazioni concorrenti alla lotta gli incendi boschivi
si dovranno attenere.
Gli interventi di lotta contro gli incendi boschivi si distinguono in :
_ un periodo ordinario (durante il quale la pericolosita di incendi e limitata o inesistente)
_ un periodo di intervento (durante il quale la pericolosita di incendi boschivi e elevata o
comunque maggiore)
Nel periodo di intervento si attivano fasi di operativita crescente, proporzionata agli aspetti
previsionali, articolate nell’ambito delle seguenti fasi:
- fase di attenzione (indicativamente da febbraio ad aprile e da giugno a
settembre)
- fase di preallarme (dichiarazione di stato di grave pericolosita)
- fase di allarme (segnalazione di avvistamento incendio)
- fase di spegnimento e bonifica (estinzione dell’incendio)
Fase di attenzione e preallarme
Il SINDACO:
_ ricevuta la comunicazione dell’attivazione della fase di attenzione e di preallarme dispone
opportune misure di prevenzione e salvaguardia di competenza dandone opportuna
informativa.
Fase di allarme e spegnimento
Il SINDACO:
_ fornisce alle forze impegnate nello spegnimento e successiva bonifica ogni possibile
supporto sulla base delle indicazioni del coordinatore delle operazioni di spegnimento, se
necessario,
_ ordina e coordina le operazioni di evacuazione della popolazione e dispone le misure di
prima assistenza



Incidenti gravi (stradali, ferroviari)
In questa casistica rientrano gravi incidenti stradali, ferroviari, o altro che rendono completamente
inutilizzabili le vie di comunicazione, comprendendo anche la possibilita del rischio derivante dal
coinvolgimento di autobotti con fughe di G.P.L. od altri gas esplosivi, infiammabili, inquinanti,
tossici o da fughe di sostanze radioattive.

Modello di Intervento
Per tali eventi, tipologia e procedure d’intervento ed esigenze di soccorso sono definite e
coordinate dagli organi competenti (Vigili del Fuoco, Centrale Operativa Sanitaria 118)
IL SINDACO deve:
_ attivare il C.O.C. e istituire un Centro di coordinamento nell’area dell’incidente, qualora
l’evento, per tipologia e/o estensione, evidenzi criticità tali da richiedere un maggiore
impiego di risorse;
_ convocare il C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ attivare un piano di viabilità alternativa
_ delimitare l’area destinata alle attività di soccorso, l’interdizione e controllo degli accessi
all’area in concorso con le Forze di Polizia
_ informare la popolazione sull’evento, sulle misure da adottare e sulle norme di
comportamento da seguire
_ dare assistenza alla popolazione ed ai parenti di eventuali vittime
_ organizzare un eventuale ricovero alternativo
_ coordinare l’impiego dei volontari di protezione civile per il supporto operativo alle diverse
Attività
Interruzione di servizi
Black out elettrico
Per rischio di interruzione di energia elettrica si intende la mancata fornitura di energia elettrica su
aree del territorio comunale che, potendo provocare interruzioni nell’erogazione di servizi
essenziali
alla collettivita, puo assimilarsi a calamita e con effetti tali da non poter essere fronteggiato con le
predisposizioni per gli interventi ordinari che competono ad Enti ed Aziende che gestiscono tale
servizio.
Modello di Intervento
IL SINDACO in tal caso:
_ convoca il C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ localizza i punti e aree di vulnerabilità (ospedali; strutture socio-assistenziali; scuole
dell'infanzia; uffici pubblici; aree mercatali; pazienti in terapia con impiego ad alti flussi di
ossigeno che necessitano di apparecchiature elettromedicali; pazienti in terapia
domiciliare; ecc.
_ Verifica la possibilità di reperire le risorse necessarie per l'alimentazione elettrica della aree
di particolare vulnerabilità
_ controlla il traffico veicolare sulle strade dotate di impianto semaforico
_ coordina l’eventuale impiego dei volontari di protezione civile per il supporto operativo
alle diverse attività
Interruzione rifornimento idrico
Per rischio interruzione rifornimento idrico si intende allorquando il fenomeno assume dimensione,
estensione ed effetti tali da non poter essere fronteggiato con le predisposizioni per gli interventi
ordinari di gestione del servizio.
Modello di Intervento
IL SINDACO quindi:
_ convoca il C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ localizza i punti e le aree di vulnerabilità (ospedali, strutture socio-assistenziali; scuole
dell'infanzia; uffici pubblici; aree mercatali; ecc.)
_ avvia controlli della potabilità dell'acqua
_ reperisce le risorse necessarie per l'alimentazione idrica della popolazione
_ comunica alla popolazione i provvedimenti cautelativi da adottare nell’utilizzo dell’acqua
_ coordina l’eventuale impiego dei volontari di protezione civile per il supporto operativo
alle diverse attività

Emergenze ambientali e sanitarie
Possono essere considerate emergenze ambientali e sanitarie quelle situazioni determinate
dall’insorgere di epidemie, inquinamento di acqua, cibo, aria, ecc…; ondate di calore; eventi
catastrofici con gran numero di vittime che coinvolgono sia gli esseri umani sia gli animali.
Tali emergenze richiedono prevalentemente interventi di competenza delle Autorita Sanitarie che
li
esplicano attraverso la normativa in vigore relativa ai singoli protocolli.
Modello di Intervento
IL SINDACO deve:
_ adottare i provvedimenti amministrativi d'obbligo del Sindaco, in caso di emergenze
sanitarie
_ collaborare con l’Azienda Sanitaria per l’avvio delle misure finalizzate al sostegno delle
persone a rischio
_ avvisare la popolazione in merito alla misure cautelative da adottare
_ allertare se necessario il Volontariato di protezione civile

Emergenze legate alla vita sociale
Per tale tipologia di eventi occorre che siano predisposti i
piani di emergenza interna di ogni singola attivita
programmata sul territorio, da parte dei responsabili della
sicurezza.
Generalmente per ogni struttura e/o spazio in cui si puo
verificare l'assembramento di persone in determinate fasce
orarie (scuole, uffici pubblici, mercati, supermercati, locali di
spettacolo, stadi, discoteche ecc.) o per periodi piu o meno
lunghi (strutture alberghiere, case di cura, ospedali, strutture
socio-assistenziali, ecc.) e necessari predisporre un piano di
emergenza che fronteggi ogni eventualita prevedibile.
Modello di Intervento
IL SINDACO per questo tipo di emergenza deve:
_ attivare un’attività di controllo generalizzato e d’area
_ fornire il supporto nel caso sia necessario adottare un provvedimento