DESCRIZIONE
DEL TERRITORIO
Superficie 50,35
Kmq
Altitudine
765 m.s.l.m.
Coordinate
geografiche 39°3′0″N 16°21′0″E
Popolazione
residente 3.281 abitanti (al 31/12/2011)
Maschi 1.587
Femmine
1.717
Densita
abitativa 65,16 ab/kmq
Localita
principali Adami (frazione), Casenove, Cerrisi, San Bernardo,
Nuclei
abitati Bonacci, Bonomillo-Crapuzza-Rasizzo, Carolea, Gesariello, Iunci,
Liardi, Marignano, Orsi, Pagliaia, Praticello, Rizzi, Romano, Sorbello, Tomaini
Comuni
limitrofi Conflenti, Gimigliano, Motta Santa Lucia, Pedivigliano (CS),
Platania, San Pietro Apostolo,
Serrastretta,
Soveria Mannelli C.A.P. 88041
Codice
079043
Cod. Istat
D261
Classe
sismica Zona 1
Classificazione
climatica Zona E – 2.370GR/G
Ferrovia
Linea Catanzaro-Cosenza: stazioni ad Adami, San Bernardo e Cerrisi (denominata Decollatura)
Autolinee
intercomunali Ditta Bilotta
Farmacie
Farmacia Dott. Marasco Via Vittorio Veneto 6-10
Farmacia
Dott. Falvo Piazza della Vittoria
Presidi
Medici A.S.P. di Catanzaro
Guardia
Medica - Piazza G. Perri
Poliambulatorio
e Prelievi - Piazza G. Perri
Centro
Salute Mentale - Piazza G. Perri
Carabinieri
Stazione di Decollatura – via Vittorio Veneto
Corpo
Forestale dello Stato Stazione di Decollatura – via Vittorio Veneto
C.O.M. 10
Soveria Mannelli Soveria Mannelli
Il
territorio comunale e costituito dall'insieme di numerose localita, nessuna
delle quali si chiama "Decollatura", situate alle pendici del monte
Reventino, sul versante orientale, mediamente tra 700 e 800 metri sul livello
del mare. Le principali di queste localita sono San Bernardo, Casenove, Cerrisi,
(di fatto ormai senza soluzioni di continuo l'una dall'altra) e Adami la sede
comunale e posta a Casenove.
Il comune fu
fondato nel 1802, in conseguenza di una bonaria separazione dall'Universita di
Motta, con la denominazione Comune di Decollatura-Adami Centro di montagna, di
origini piuttosto recenti, la sua economia si basa su attivita agricole,
industriali e terziarie. I decollaturesi, con un indice di vecchiaia di poco
superiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si
registra la maggiore concentrazione demografica, e nella localita Adami, posta
a circa 3 km dal capoluogo.
Il resto
della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e i nuclei, tra
i quali, Bonacci, Bonomilo, Carolea, Gesariellu e Liardi.
Il
territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni
altimetriche molto accentuate:
si
raggiungono i 1.366 metri di quota massima sul livello del mare.
L’abitato,
circondato da boschi, mostra segni moderati di espansione edilizia e dispone di
un cospicuo numero di stanze/abitazioni non occupate; il suo andamento
plano-altimetrico e vario.
INFRASTRUTTURE
E TRASPORTI
Il
territorio di Decollatura e servito dalla linea Catanzaro – Cosenza delle
Ferrovie della
Calabria. Stazioni ferroviarie sono situate ad Adami, San
Bernardo e Cerrisi (quest'ultima
stazione e
denominata Decollatura).
Alla tratta
ferroviaria e legata una sciagura avvenuta il 23 dicembre 1961 : un convoglio
ferroviario
delle Ferrovie Calabro Lucane partito da Soveria Mannelli e diretto a
Catanzaro, che
trasportava
al capoluogo numerosi studenti e lavoratori, precipito da un alto ponte sulla Fiumarella,
nei pressi
di Catanzaro, determinando la morte di 71passeggeri, la maggior parte dei quali
proveniva
dai villaggi di Decollatura.
RETE IDRICA
L’approvvigionamento
idrico della citta e assicurato dalla fornitura dell’acquedotto della Sila (Sorical),
acqua di sorgenti locali e, in misura minore, da acqua di falda superficiale.
L’acqua di
falda viene attinta mediante pozzi o sorgenti naturali, tutte
batteriologicamente pure, dislocati uno in prossimita dell’area urbana e gli
altri nelle aree boschive.
Le acque
vengono captate e raccolte in serbatoi posti in diverse localita, tutte nel
comune di Decollatura, e quindi convogliata alla rete di distribuzione
cittadina.
RISORSE
IDRICHE – elenco pozzi/sorgenti idropotabili dell’acquedotto comunale Pozzo –
denominazione Località – serbatoio Capacità Pozzo Nazionale Tomaini – ex Strada
Nazionale – serbatoio 50 mc/die
Sorgente 1
Vallone Vuono Adami – Serbatoio Sorical Serbatoio 150 mc
Sorgente 2
Canale Zona Canale – Serbatoio Sorical
Capoluogo
Monte Serbatoio 2 vasche da 250 mc/cad
Sorgente 3
Giallo Tomaini – Serbatoio vico 1° Tomaini Serbatoio 60 mc
Sorgente 4
Pantanella Loc Tomaini via Nazionale – Serbatoio Vico 1° Tomaini Come sopra
Sorgente 5
Grinchi Loc. Sorbello – Serbatoio Virello Serbatoio da 2 vasche da 200 mc/cad
Sorgente 6
Virello Soprano Loc. Virello – Serbatoio Virello Come sopra
ANALISI DEI
RISCHI IPOTIZZABILI SUL TERRITORIO COMUNALE
ELEMENTI PER
LA DETERMINAZIONE DI UNO SCENARIO DI RISCHIO
Lo scenario
di rischio e la rappresentazione dei fenomeni che interferiscono con un
determinato territorio provocando danni a persone o a cose. La conoscenza di
questi fenomeni costituisce la base per elaborare un piano di emergenza
indispensabile per predisporre gli interventi a tutela delle popolazioni e dei
beni.
Gli elementi
indispensabili per la ricostruzione di uno scenario di rischio di un territorio
sono:
· la
pericolosità (probabilita di occorrenza di un evento naturale di data intensita
che interessa un’area specifica e perdurante un intervallo di tempo stabilito)
· la
vulnerabilita (suscettibilita dell’ambiente o di un insediamento urbanizzato
alle forze naturali causate da un evento o da attivita antropiche, includendo
anche gli effetti secondari (ad es. incendi conseguenti ad evento sismico).
Per una
puntuale ed efficace pianificazione dell’emergenza e necessario procedere alla definizione
degli scenari di eventi attesi nel territorio comunale rispetto ai quali
delineare i modelli d’intervento.
Gli eventi
attesi si dividono in eventi prevedibili (alluvioni, frane, eventi meteorici
pericolosi, incidente industriale rilevante, incendi boschivi limitatamente
alla fase d’attenzione) e non prevedibili (terremoto, incendi boschivi e d’interruzione
di sevizi).
La Regione
Calabria d’intesa con le Province ritiene che i rischi Sismico, Idrogeologico
ed incendio boschivo abbiano carattere prioritario per le caratteristiche
intrinseche del territorio regionale.
Qualora in
una porzione di territorio comunale si riscontrino eventi prevedibili in un
determinato arco temporale risulta fondamentale programmare e predisporre una
risposta del sistema comunale di protezione civile che sia la piu rapida ed
efficace possibile.
Il Sindaco,
avvalendosi del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), recentemente istituito, ha
il compito di organizzare la prima risposta operativa di protezione civile,
mantenendo un costante collegamento con tutti gli enti preposti al monitoraggio
degli eventi attesi.
Di seguito
sono riportati i rischi ipotizzabili sul territorio comunale di Decollatura.
Rischio
idrogeologico
Per rischio
idrogeologico si intende il rischio da inondazione e da eventi meteorologici di
forte intensita e breve durata; tale rischio comprende gli eventi connessi al
movimento incontrollato di masse d’acqua sul territorio, causato da
precipitazioni abbondanti o dal rilascio di grandi quantitativi d’acqua dal
bacino idraulico di riferimento, nonche gli eventi meteorologici particolari
quali nevicate, trombe d’aria, ecc…
Nella determinazione
degli scenari di evento si e tenuto conto, oltre che alla conoscenza diretta del
territorio, anche agli studi preliminari per la redazione del Piano Strutturale
Comunale, nonché degli studi, elaborazioni, previsioni ed informazioni del
Piano di Assetto idrogeologico della Calabria redatto dall’Autorita di Bacino
della Regione Calabria.
In base ai
dati cosi acquisiti, sono stati individuati i punti critici dei corsi d’acqua e
sono state delimitate, con criterio geomorfologico, le aree che possono essere
interessate da esondazioni ed allagamenti, con particolare riferimento alle
zone abitative con presenza costante di persone.
Ovviamente,
nella definizione di un evento calamitoso di tipo idraulico sono diverse le
variabili che entrano in gioco, quali:
- entità,
durata, estensione delle precipitazioni;
- grado di
assorbimento del terreno;
- pendenza
del terreno;
- estensione
del bacino idrografico;
- sezioni
dei corsi d’acqua;
- presenza
di manufatti che riducono la sezione utile del corso d’acqua;
- stato di
manutenzione del corso d’acqua.
permette di
ottenere un margine di sicurezza nelle attivita di protezione civile di rango
superiore.
Cio significa
che il presente piano fornisce uno scenario di evento “atteso” secondo un
modello
di
intervento, consapevoli della imponderabilita degli eventi naturali.
L’assetto
della rete idrografica naturale, le sue modifiche, le regimentazioni
artificiali di alcuni suoi
alvei, la
consistenza e la distribuzione degli insediamenti, infrastrutture e attivita
sono i fattori che
concorrono a
determinare le condizioni di rischio idraulico cui e esposto il territorio
comunale.
Rischio
esondazione
Le
esondazioni si verificano quando un corso d'acqua, che presenta una portata
superiore a
quella
normalmente contenuta in alveo, tracima e supera gli argini o provoca la
rottura degli
argini
stessi e invade il territorio circostante, arrecando danni alle infrastrutture
presenti, quali
edifici,
insediamenti industriali, vie di comunicazione, o alle zone agricole.
Le alluvioni
sono eventi di accumulo di materiale fluviale causati da avverse condizioni
atmosferiche
(piogge torrenziali persistenti).
I dati
impiegati nel lavoro di perimetrazione delle aree a rischio (precipitazioni,
portate ecc) sono
spesso
grandezze a cui si cerca di dare un valore che in genere e casuale e
probabilistico.
Nel caso del
rischio di inondazione, gli eventi a reale carattere calamitoso sono rari; l’intensita
fortemente
variabile puo produrre danni di entita diversa.
Nella
definizione della perimetrazione delle aree, ci si e avvalsi delle indicazioni
fornite da altri
strumenti
esistenti o in via di definizione, come il P.A.I., il redigendo P.S.C., il
P.T.C.P., tutti strumenti
prodotti in
ottemperanza alle disposizioni normative attualmente vigenti.
La
perimetrazione delle aree soggette a rischio e pericolosita idraulica e stata
effettuata
utilizzando
le zonizzazioni previste dall’Autorita di Bacino e dagli eleborati del P.S.C.
Lo scenario
di rischio idraulico dovra comprendere anche la valutazione preventiva del
probabile
danno a
persone e cose che si avrebbe al verificarsi dell’evento atteso. Occorrera.
Quindi,
procedere al
censimento degli elementi esposti a rischio entro le aree individuate.
Rischio
Sismico
Il rischio
sismico e determinato da una combinazione della pericolosita, della
vulnerabilita e
dell’esposizione
ed e la misura dei danni che, in base al tipo di sismicita, di resistenza delle
costruzioni
e di antropizzazione (natura, qualita e quantita dei beni esposti), ci si puo
attendere in
un dato
intervallo di tempo.
La
cartografia nazionale relativa al rischio sismico (riportata nel Q. C. sui
Rischi) dei territori italiani,
evidenzia la
classificazione sismica di tutto il territorio regionale in zona 1 e pertanto
tutta la
popolazione
residente e potenzialmente esposta a rischio sismico.
Qui di
seguito vengono riportati gli eventi sismici storicizzati registrati negli anni
con indicazione
della
distanza dal comune di Decollatura
terremoti
storici sino al 2002 ( nel raggio di 30 km )
Data mag
zona distanza
1)
17/11/1556 5,17 Cosenza 29,64 km
2)
20/07/1609 5,57 Lamezia Terme 8,96 km
3)
05/01/1619 5,17 Cicala 13,73 km
4)
04/04/1626 6,08 Girifalco 26,06 km
5)
27/03/1638 7 Platania 6,71 km
6)
00/05/1728 4,83 Gizzeria 10,48 km
7)
02/08/1821 5,37 Amato 14,39 km
8)
18/08/1839 4,83 Cosenza 29,35 km
9)
15/02/1851 4,63 Catanzaro 26,94 km
10)
12/02/1854 6,15 Piane Crati 22,87 km
11)
20/09/1855 5,17 Cosenza 29,35 km
12)
04/10/1870 6,16 Cellara 19,17 km
13)
29/06/1871 5,03 Grimaldi 15,36 km
14)
08/10/1872 5,17 Cosenza 29,35 km
15)
11/09/1873 5,17 Cosenza 29,35 km
16)
25/07/1883 4,83 Cosenza 28,94 km
17)
10/01/1889 4,83 Tiriolo 17,86 km
18)
21/04/1898 4,83 Bianchi 6,96 km
19)
20/06/1901 4,83 Catanzaro 26,94 km
20)
01/03/1908 4,81 Scigliano 9,51 km
21)
31/03/1910 4,63 Caraffa di Catanzaro 24,63 km
22)
07/11/1912 4,63 Francavilla Angitola 28,65 km
23)
27/06/1913 4,83 Lamezia Terme 10,47 km
24)
24/11/1918 4,83 Trenta 26,22 km
25)
27/01/1920 4,83 Zumpano 28,34 km
26)
09/11/1934 5,03 Casole Bruzio 26,12 km
27)
29/06/1947 4,83 Cosenza 29,35 km
28)
02/08/1948 4,83 Bianchi 6,96 km
29)
27/10/1958 5,03 Serrastretta 10,00 km
30)
01/10/1965 4,63 Dipignano 24,12 km
nella zona
del comune di DECOLLATURA, nel raggio di 30 km, storicamente si sono verificati
30 eventi sismici.
Modello di
Intervento
Il
terremoto, in quanto evento imprevedibile, impone soprattutto, l'attivita di
soccorso immediato,
mentre,
purtroppo, non consente di individuare alcuna misura di prevenzione, se non
quelle a
carattere
strutturale-informativo.
Il SINDACO
assicura:
la prima
assistenza alla popolazione colpita. In particolare dispone, attraverso il
C.O.C., il quale
opera in
autoconvocazione nel momento di avvertimento delle scosse, o il C.O.M., in
relazione
alla gravita
dell'evento ed ai risultati dei censimenti di agibilita degli edifici:
_ la
ricognizione dell’area colpita
_ la
definizione delle situazioni più critiche
_ coordina
tutte le operazioni di soccorso utilizzando anche i VV.F. ed il Volontariato di
Protezione
Civile
_ Informa il
Prefetto, il Presidente della Provincia e il Presidente della Regione la
situazione in
atto (danni
subiti, esigenze ecc….)
_ assume tutte
le iniziative atte alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità
_ assicura
un flusso continuo di informazioni
_ assicura
per il tramite del C.O.C. il supporto all’attività di censimento e verifiche di
agibilità
_ coordina
l’impiego dei volontari di protezione civile per il supporto operativo delle
attività
Qui di
seguito viene riportato uno stralcio degli studi del Piano Territoriale di
Coordinamento
Provinciale
inerenti il rischio sismico.
Rischio
industriale
Per rischio
di incidente rilevante si intende il rischio connesso ad un evento, quale un’emissione,
un
incendio o
un’esplosione di grandi entita, dovuto a sviluppi incontrollati che si
verificano durante
l’attivita
di uno stabilimento e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito,
per la
salute umana
o per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento e in cui
intervengano
una o piu
sostanze pericolose.
Nel comune
di Decollatura non esistono stabilimenti industriali a rischio di incidente
rilevante come
definito dal
D. Lgs. 334/99.
Tuttavia
sono presenti due distributori di carburante, i quali possono essere definiti a
potenziale
rischio:
1)
Ditributore Q8 Carpetieri Michela – via Risorgimento, S. Bernardo – deposito
carburante
(ex art. 6)
2)
Ditributore Q8 Notario Danilo – corso Umberto I- deposito carburante (ex art.
6)
Modello di
Intervento
In caso di
incidente industriale
IL SINDACO
_ convoca il
C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ assume il
coordinamento delle azioni di soccorso e di assistenza alla popolazione
adottando
tutti i provvedimenti necessari ad assicurare la pubblica incolumità
_ cura la
diramazione dell’allarme e provvede affinché vengano impartite alla popolazione
coinvolta le
necessarie istruzioni di comportamento
_ ove
necessario per l’assistenza alla popolazione richiede l’intervento del
Volontariato di
Protezione
Civile
Rischio
incendi boschivi
Si intende
per rischio incendio boschivo la probabilita di subire conseguenze dannose,
alle
persone,
agli edifici ed alle attivita economiche, a seguito di un incendio generatosi
su aree
boscate,
cespugliate o erborate.
Nel Comune
di Decollatura insistono aree boschive tali da far individuare il territorio
come
Comune a
rischio d’incendio. Dall’esame delle carte di rischio predisposte dall’ufficio
Protezione
Civile dell’Amministrazione
Provinciale si puo osservare che esso e presente; pertanto, chiunque
(popolazione,
personale comunale, volontari, ecc.) avvista personalmente o riceva
segnalazione
di un
incendio boschivo ne da immediata comunicazione al Corpo Forestale dello Stato
chiamando il
1515 oppure ai Vigili del Fuoco, componendo il 115.
Gran parte
del territorio comunale di Decollatura e coperto da boschi, alcuni dei quali di
rilevante
interesse
naturalistico, come ad esempio l’area dei Boschi di Decollatura nei dintorni di
Pietra di
Vota, tanto
da essere individuata come Area S.I.C. - Sito di Interesse Comunitario –
MODELLO DI
INTERVENTO
L’Amministrazione
Comunale di Decollatura operera di concerto con la Prefettura, il Comando
Provinciale
Vigili del Fuoco di Catanzaro ed il Coordinamento Provinciale del Corpo
Forestale
dello Stato,
e del Piano di emergenza provinciale antincendi boschivi, fissando le procedure
operative e
le competenze cui gli Enti e le organizzazioni concorrenti alla lotta gli
incendi boschivi
si dovranno
attenere.
Gli
interventi di lotta contro gli incendi boschivi si distinguono in :
_ un periodo
ordinario (durante il quale la pericolosita di incendi e limitata o
inesistente)
_ un periodo
di intervento (durante il quale la pericolosita di incendi boschivi e elevata o
comunque
maggiore)
Nel periodo
di intervento si attivano fasi di operativita crescente, proporzionata agli
aspetti
previsionali,
articolate nell’ambito delle seguenti fasi:
- fase di
attenzione (indicativamente da febbraio ad aprile e da giugno a
settembre)
- fase di
preallarme (dichiarazione di stato di grave pericolosita)
- fase di
allarme (segnalazione di avvistamento incendio)
- fase di
spegnimento e bonifica (estinzione dell’incendio)
Fase di
attenzione e preallarme
Il SINDACO:
_ ricevuta
la comunicazione dell’attivazione della fase di attenzione e di preallarme
dispone
opportune
misure di prevenzione e salvaguardia di competenza dandone opportuna
informativa.
Fase di
allarme e spegnimento
Il SINDACO:
_ fornisce
alle forze impegnate nello spegnimento e successiva bonifica ogni possibile
supporto
sulla base delle indicazioni del coordinatore delle operazioni di spegnimento,
se
necessario,
_ ordina e
coordina le operazioni di evacuazione della popolazione e dispone le misure di
prima
assistenza
Incidenti
gravi (stradali, ferroviari)
In questa
casistica rientrano gravi incidenti stradali, ferroviari, o altro che rendono
completamente
inutilizzabili
le vie di comunicazione, comprendendo anche la possibilita del rischio
derivante dal
coinvolgimento
di autobotti con fughe di G.P.L. od altri gas esplosivi, infiammabili,
inquinanti,
tossici o da
fughe di sostanze radioattive.
Modello di
Intervento
Per tali
eventi, tipologia e procedure d’intervento ed esigenze di soccorso sono
definite e
coordinate
dagli organi competenti (Vigili del Fuoco, Centrale Operativa Sanitaria 118)
IL SINDACO
deve:
_ attivare
il C.O.C. e istituire un Centro di coordinamento nell’area dell’incidente,
qualora
l’evento,
per tipologia e/o estensione, evidenzi criticità tali da richiedere un maggiore
impiego di
risorse;
_ convocare
il C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ attivare
un piano di viabilità alternativa
_ delimitare
l’area destinata alle attività di soccorso, l’interdizione e controllo degli
accessi
all’area in
concorso con le Forze di Polizia
_ informare
la popolazione sull’evento, sulle misure da adottare e sulle norme di
comportamento
da seguire
_ dare
assistenza alla popolazione ed ai parenti di eventuali vittime
_ organizzare
un eventuale ricovero alternativo
_ coordinare
l’impiego dei volontari di protezione civile per il supporto operativo alle
diverse
Attività
Interruzione
di servizi
Black out
elettrico
Per rischio
di interruzione di energia elettrica si intende la mancata fornitura di energia
elettrica su
aree del
territorio comunale che, potendo provocare interruzioni nell’erogazione di
servizi
essenziali
alla
collettivita, puo assimilarsi a calamita e con effetti tali da non poter essere
fronteggiato con le
predisposizioni
per gli interventi ordinari che competono ad Enti ed Aziende che gestiscono
tale
servizio.
Modello di
Intervento
IL SINDACO
in tal caso:
_ convoca il
C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ localizza
i punti e aree di vulnerabilità (ospedali; strutture socio-assistenziali;
scuole
dell'infanzia;
uffici pubblici; aree mercatali; pazienti in terapia con impiego ad alti flussi
di
ossigeno che
necessitano di apparecchiature elettromedicali; pazienti in terapia
domiciliare;
ecc.
_ Verifica
la possibilità di reperire le risorse necessarie per l'alimentazione elettrica
della aree
di
particolare vulnerabilità
_ controlla
il traffico veicolare sulle strade dotate di impianto semaforico
_ coordina
l’eventuale impiego dei volontari di protezione civile per il supporto
operativo
alle diverse
attività
Interruzione
rifornimento idrico
Per rischio
interruzione rifornimento idrico si intende allorquando il fenomeno assume
dimensione,
estensione
ed effetti tali da non poter essere fronteggiato con le predisposizioni per gli
interventi
ordinari di
gestione del servizio.
Modello di
Intervento
IL SINDACO
quindi:
_ convoca il
C.O.C. (anche in forma ristretta)
_ localizza
i punti e le aree di vulnerabilità (ospedali, strutture socio-assistenziali;
scuole
dell'infanzia;
uffici pubblici; aree mercatali; ecc.)
_ avvia
controlli della potabilità dell'acqua
_ reperisce
le risorse necessarie per l'alimentazione idrica della popolazione
_ comunica
alla popolazione i provvedimenti cautelativi da adottare nell’utilizzo
dell’acqua
_ coordina
l’eventuale impiego dei volontari di protezione civile per il supporto
operativo
alle diverse
attività
Emergenze
ambientali e sanitarie
Possono
essere considerate emergenze ambientali e sanitarie quelle situazioni
determinate
dall’insorgere
di epidemie, inquinamento di acqua, cibo, aria, ecc…; ondate di calore; eventi
catastrofici
con gran numero di vittime che coinvolgono sia gli esseri umani sia gli
animali.
Tali
emergenze richiedono prevalentemente interventi di competenza delle Autorita
Sanitarie che
li
esplicano
attraverso la normativa in vigore relativa ai singoli protocolli.
Modello di
Intervento
IL SINDACO
deve:
_ adottare i
provvedimenti amministrativi d'obbligo del Sindaco, in caso di emergenze
sanitarie
_ collaborare
con l’Azienda Sanitaria per l’avvio delle misure finalizzate al sostegno delle
persone a
rischio
_ avvisare
la popolazione in merito alla misure cautelative da adottare
_ allertare
se necessario il Volontariato di protezione civile
Emergenze
legate alla vita sociale
Per tale
tipologia di eventi occorre che siano predisposti i
programmata
sul territorio, da parte dei responsabili della
sicurezza.
Generalmente
per ogni struttura e/o spazio in cui si puo
verificare
l'assembramento di persone in determinate fasce
orarie (scuole,
uffici pubblici, mercati, supermercati, locali di
spettacolo,
stadi, discoteche ecc.) o per periodi piu o meno
lunghi (strutture
alberghiere, case di cura, ospedali, strutture
socio-assistenziali,
ecc.) e necessari predisporre un piano di
emergenza
che fronteggi ogni eventualita prevedibile.
Modello di
Intervento
IL SINDACO
per questo tipo di emergenza deve:
_ attivare
un’attività di controllo generalizzato e d’area
_ fornire il supporto nel caso sia necessario adottare
un provvedimento